martedì 15 maggio 2007

La World Bank censura il comportamento di Wolfowitz: ha violato le norme di comportamento

«Colpevole». Il presidente della Banca Mondiale Paul Wolfowitz ha «violato diverse norme» di comportamento interno per «promuovere e aumentare lo stipendio della sua compagna» Shaha Riza nel 2005. Un comportamento da censurare, in palese «conflitto d'interessi» con la sua carica di presidente dell'organizzazione internazionale deputata a promuovere lo sviluppo economico e a sconfiggere la povertà nei Paesi del terzo e quarto mondo. Non ha dubbi il panel interno della World Bank: Wolfowitz ha sbagliato, ed è solo ormai. Scaricato dalla Casa Bianca e dal suo più strenuo sostenitore George W. Bush, ora sconfessato anche dalla World Bank, sembra non avere vie di uscita se non quella obbligata delle dimissioni. Il teocon, già vice ministro della Difesa Usa, è salito agli onori della cronaca all'inizio del 2004 per essere stato il teorico per eccellenza della guerra in Irak, l'uomo più realista del re che perfino gli alti militari del Pentagono odiavano (il soprannome che gira ancora nei corridoi del Pentagono è chicken-hawks, pollo falco, a significare la distanza dei militari Usa da un uomo che non ha nemmeno fatto il servizio di leva e pretendeva di insegnare loro il mestiere). Ovviamente, com'è nel suo stile, Wolfowitz ha respinto le conclusioni del panel interno della World Bank. Ma la strada obbligata delle dimissioni per lui sembra ormai inevitabile.

Il Sole 24 Ore

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